domenica 22 marzo 2009

White_Room

Uno spazio vuoto non è l'assenza di coordinate, ma l'espressione delle infinite possibilità di trasformazione. Attraverso un allestimento scenico di strutture mobili, giochi di specchi e visioni simultanee gli utenti/performers potranno abitare lo sazio facendolo proprio. Un luogo che si lascerà trasformare diventando di volta in volta, teatro di rappresentazioni o concerti live, luogo di incontri, library caffè, spazio espositivo. Le pareti saranno specchi che celano schermi interattivi e proiettano video o immagini di atmosfera.



"In un certo senso, i non-luoghi e le immagini sono saturi di umanità: prodotti da uomini, frequentati da uomini, ma da uomini esclusi dalle loro relazioni reciproche, dalla loro esistenza simbolica. Sono spazi che non si coniugano né al passato, né al futuro, bensì al presente, senza nostalgia né speranza. Richiedono uno sguardo e una parola; uno sguardo per ricostituire una relazione minima che renda loro una dimensione simbolica, sociale; una parola che li integri in un racconto. [...] Il non luogo è un'immensa parentesi, l'infinita periferia di una città senza centro e senza figura" (Marc Augè)

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